Disturbi della vista e dell’udito nella Vitiligine

Vitiligine e Occhio
I melanociti dell’occhio appartengono a due categorie:

  • Melanociti uveali, dello stroma irideo e congiuntivali
  • Cellule a maggiore specializzazione funzionale come quelle dell’epitelio pigmentato retinico (EPR).

Le alterazioni oculari osservate nella vitiligine raramente hanno un significato clinico e producono una sintomatologia. Sono note da tempo alterazioni del fondo oculare quali chiazze di atrofia dell’epitelio pigmentato associate ad accumuli pigmentari, aree di rarefazione dell’EPR e cicatrici corioretiniche attribuibili a pregressi focolai infiammatori a carico della corioretina. Inoltre è stata riportata un’aumentata prevalenza di uveiti nei pazienti affetti da vitiligine.
Il notevole interesse teorico risiede invece nell’esistenza di alcune patologie oculari che si associano a chiazze di depigmentazione cutanea così come alcune affezioni dermatologiche caratterizzate da alterazioni vitiligo-like che si accompagnano a patologie oculari, fra queste la Sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada (VGH).

La VGH ha le seguenti caratteristiche:
  • Colpisce la cute, gli occhi, l’orecchio interno e le meningi.
  • Nel 1906 Vogt descrisse in un paziente l’associazione tra poliosi e uveite non traumatica anteriore bilaterale.
  • Nel 1926 Harada descrisse in 5 pazienti un uveite bilaterale con distacco di retina e infiammazione meningea.
  • Nel 1929 Koyanagi, in 16 casi, descrisse: vitiligine, malessere, febbre, alopecia, ipoacusia associate al quadro di Vogt.
  • Nel 1939 fu proposto di unificare i differenti quadri clinici sotto la denominazione di sindrome di VKH.
  • Predilige le razze pigmentate soprattutto i giapponesi, colpisce frequentemente la 3-4 decade.
  • La Sindrome VKH è più nota agli oculisti che ai dermatologi poiché l’uveite diffusa è la componente cardine, mentre gli altri segni sono variamente associati nei diversi casi.
  • Evoluzione variabile.
  • Terapia: steroidi sistemici.

Tutte queste affezioni hanno in comune lo sviluppo di una flogosi di verosimile origine autoimmunitaria, diretta contro le cellule melanocitarie, con successivo interessamento pluridistrettuale, presentando in ciò aspetti di similitudine con la vitiligine.


Vitiligine e orecchio
L’epitelio dell’orecchio interno contiene un abbondante numero di melanociti, in particolare a livello della stria vascolare della coclea.
La maggior parte dei pazienti con vitiligine non riferisce alcun disturbo uditivo e dal punto di vista pratico non è necessario consigliare un controllo audiologico nella vitiligine.
Sono riportate in letteratura due famiglie affette da vitiligine e sordità neurosensoriale apparentemente trasmessa come un tratto autosomico recessivo e alcuni casi, talvolta familiari, di vitiligine associata a sordità neurosensoriale e retinite pigmentosa.

Dott. Claudio Comacchi
Dermatologo - Tricologo - Dermochirurgo
Firenze



Richiedi Informazioni o prenota un appuntamento

Altri Articoli

Leggi altri articoli sulla vitiligine.

- Vai